DOMENICA 28 APRILE: I COOPERATORI ALLA GF FI.ZI:K ED ALLA GF FONDRIEST

Tanto forte e numeroso è il gruppo dei Cooperatori, da riuscire ad essere presente in lungo e in largo per tutta la penisola.

Dei gloriosi guerrieri che solcano le strade della Sardegna stiamo leggendo quotidianamente le gesta e le cronache, di una competizione tanto bella, quanto organizzata in modo perlomeno naif da un volonteroso quanto imprevedibile Tonino Scarpitti, competizione che vediamo ogni anno anche flagellata dal tempo. Così come leggiamo delle imprese dei sempre agguerriti amatori, da Pe a Buchignani, al nostro valoroso capitan Giaroli. Ma i Cooperatori non finiscono qui e domenica 28 aprile, 2 gruppi distinti hanno onorato la nostra storica e gloriosa maglia in quel di Marostica, gli agonisti incalliti, ed in quel di Castrocaro Terme, quelli più orientati, in questo periodo di stagione, a godersi il piacere del pedalare in gruppo ed armonia. Ma andiamo con ordine. A Marostica, splendido borgo reso famoso dalla partita a scacchi viventi, con personaggi in costume, si correva la 2° tappa del circuito “Nobili e Supernobili delle gran fondo”, per la precisione la gran fondo intitolata al “main” sponsor Fi.zi:k. Dal centro e dalla bellissima piazza medioevale, partiva, infatti, la gara. Due i percorsi previsti: un lungo di 154 km con 2970 mt di dislivello ed un corto di 100 km per un dislivello di 1670 mt., entrambi con scenario lo splendido altipiano di Asiago, che nel primo caso veniva raggiunto 2 volte, da 2 versanti alternativi, una sola, ma sufficiente, aggiungiamo noi, nel caso del percorso corto. Una lunga salita ma pedalabile di 12 km nel caso del corto, la scalata al Monte Corno decisamente più impegnativa, come seconda salita nel lungo. Entrambi i percorsi giudicati favorevolmente da tutti i partecipanti, proprio per il particolare attraversamento del summenzionato altipiano, con continui mangia e bevi nel tratto centrale, ed anche per la particolarità di concludersi con una veloce quanto ripida discesa a valle, lunga poco più di 30 km., tanta era la distanza che separava Marostica da Asiago. La cornice di una splendida quanto imprevista giornata di sole, in barba alle previsioni meteo, come regalo inaspettato agli oltre 2000 partecipanti. Le cronache raccontano però oggi di una prestazione corale numerosa dei nostri Cooperatori, non altrettanto fortunata e qualitativamente importante dal punto di vista dei risultati. Nel lungo, infatti, con Fornaciari ritiratosi per una foratura, i migliori risultavano il duo Salsi, con Stefano 22° di categoria e Mauro, di nuovo in gran spolvero, 9° di categoria, ed Orrini, 12° di categoria. Buone anche le prove di Ascari e Peri, che concludevano al limite dei 25 km/orari di media. Meglio nel corto dove si registravano 2 piazzati nei primi 100 assoluti, con Magnani 71° assoluto ed Alessandri 98° assoluto. Via via tutti gli altri con prestazioni pregevoli per i nostri “sempreverdi” Redeghieri e Gualerzi, 23° ed 11° nelle rispettive categorie, con Gualerzi vittima di una caduta senza conseguenze (Loriano sei come un gatto, hai 7 vite), e buone come rilevamento cronometrico per tutti gli altri, da Iafulli a Castagnetti a Caroli, ma si sa, la concorrenza è spietata, e neppure medie ai limiti dei 30 km/orari, permettono ormai di piazzarsi tra i primi. Buone anche le prestazioni di Maccari, che si sta rapidamente riprendendo dall’intervento al ginocchio, e di Alex Ferretti, per finire. Una parola a parte va spesa, invece, per la nostra signora volante, al secolo Viviana Parmeggiani. Smessi i panni di cuoca, reduce dalla trasferta in Belgio, Viviana si è presentata al via, in qualità di debuttante ad un circuito nazionale così competitivo come il Nobili, e dopo una dozzina di gran fondo di assaggio, è scesa in campo per dire la sua. L’unica presenza rosa, nello squadrone Cooperatori, si è distinta per combattività e tenacia, e ben scortata e supportata dal fedele gregario e marito, Roberto, si è ben comportata, e, nonostante soffra le lunghe salite, si è piazzata 38° di categoria, mettendosi dietro una dozzina di ragazze tra giovani e meno giovani. Davvero un buon inizio: complimenti!

A Margine raccogliamo e pubblichiamo il commento di alcuni Cooperatori sulla qualità dell’organizzazione, definita pessima nella segnalazione del percorso lungo, nella gestione degli incroci, con transiti a semaforo rosso incustodito, e dei ristori, insufficienti nelle quantità e qualità dell’offerta, per non parlare di un triste pasta party finale. Da salvare solo il pacco gara. Si faccia avanti, chi ha il coraggio di criticare la nostra  “Due passi Matildica”! A Castrocaro Terme, invece, andava in scena la seconda tappa del Romagna Sprint, il contenitore romagnolo della gran fondo cicloturistiche. Le cronache raccontano di circa 1600 partecipanti. Otto i Cooperatori al via, nell’ordine Rossano Tincani, Maurizio Macca, Fabio Caiti, pezzi da 90 ad onorare la presenza di squadra, a seguire secondi ma non ultimi Diego Roberi, Jaures Ferretti, Pietro Rocchi, William Beltrami e la bella presenza di Annalisa Rinaldi, già vista lo scorso anno in Sardegna ed alla Due Passi Matildica, ad ingentilire la squadra. Partenza come sempre alla francese, da via Guglielmo Marconi dalle 7,00 alle 8,00, con qualche inghippo dell’organizzazione che costringerà i nostri a partire più tardi. Riveduti e corretti i percorsi per la sicurezza, con il corto stravolto, che scende a 46 chilometri. I percorsi lungo e medio scesi invece a 132 e a 107 chilometri.

Ecco un breve resoconto dei percorsi: Partenza da Castrocaro Terme e subito salita al Muraglione con primo ristoro e controllo proprio al gpm. Poi discesa verso il Cavallino e imbocco a sinistra della salita dei Tre Faggi. Dopo lo scollinamento giù in discesa verso Premilcuore. Pochi chilometri prima la divisione tra i due tracciati. Il percorso lungo svoltava a destra per Fiumicello imboccando la salita della Braccina. A questo punto, una lunghissima discesa rigeneratrice verso Santa Sofia, faceva proseguire i nostri sulla statale fino a Galeata, dove si tornava a salire imboccando a sinistra la breve ma intensa salita delle Forchine, che porterà fino a Strada San Zeno, dove, dopo poche centinaia di metri di pianura, di nuovo salita per l’ultimo impegno di giornata: l’ascesa delle Cento Forche. Dopo lo scollinamento, discesa fino a Rocca San Casciano, dove, transitando dietro al centro del paese, si riprendeva la SS67 che, passando per Terra del Sole, porterà fino all’arrivo. I nostri raccontano di un’ottima organizzazione di massima, con ristori abbondanti, anche se non vari come in quel di Bellaria, per la prima, percorsi degnamente segnati ed un sorprendente pacco gara al termine, visto la modica cifra di iscrizione. Unica nota negativa, il tempo, ma di questo purtroppo non si può incolpare nessuno, che al culmine della prima salita costringeva parte dei nostri prodi, a trovare riparo in un bar, per l’incessante e violenta pioggia. Risultato di squadra un onorevole 46° posto, dietro ai numerosi ed agguerriti gruppi romagnoli, ma davanti ad oltre ed altre 100 squadre.

Ci aspettiamo, quindi, per il prossimo 16 giugno, una presenza nutrita di Cooperatori, per onorare la partecipazione a questo circuito, e per cogliere l’occasione di una piacevole gita a Cesena nonché di suggellare con un forte abbraccio il gemellaggio con l’US San Marco, appunto di Cesena.

La classifica FIZIK >>>

Roberto Camorani
Viale Piave n.31
42121 Reggio Emilia
tel. 328-0025840

4 commenti
  1. Fiatogrosso
    Fiatogrosso dice:

    Sembra che il circuito Romagna sprint abbia fatto l’abbonamento a giornate di tempo variabile se non anche tendenti al piovoso visto che anche a Castrocaro ci siamo presi i nostri scrosci di pioggia.
    Purtroppo William Beltrami ed io facciamo tutto il percorso medio da soli, non che non ci sia divertiti, ma facceva tutta un’altra cosa fare il gruppetto dei Cooperatori. Amen.
    Salite del Muraglione ostica più del dovuto soprattutto nella prima parte dove il continuo sù e giù non consente di procedere regolari. Davvero tanta fatica anche a causa di uno stato generale di forma e salute che definire precario è un eufemismo. Come strada sembra la nostra statale 63, con meno buche, ma l’aspetto è quasi identico. salita lunga nel complesso con poco sole, anzi nebbia e freddo in cima dove si fa onore al rinomato ristoro sempre abbondante e vario da queste parti.
    Si scende e si prende il 1° scroscio, 2 minuti non di +, ma intensi. Si risale con la salite dei 3 faggi ed ecco il secondo scroscio, + forte, intenso e prolungato. La dotazione di una mantellina giapponese super certificata dal costo proibitivo, mi consente di non bagnarmi e raffreddarmi più di tanto.
    Scollinato il 3 faggi, che non ho visto, ma non saprei neppure riconoscerli, inizia una interminabile discesa che mette a dura prova i muscoli della cervicale che reclameranno l’impegno profuso il giorno dopo.
    Un ultima salita, e poi si ripercorre la stessa strada del mattino a ritroso per arrivare dopo quasi 5 ore a Castrocaro.
    Nulla da dire sul ristoro finale, parcheggio delle bici, assistenza e cordialità. Per 5 € ti danno pure un pacco gara e la pioggia , che cosa si pretende di più? Numeri di presenze di tutto rispetto con evidenza nella lunghezza della fila al pasta party.
    Rimane il rammarico di non aver fatto gruppo con gli altri, sarà per la prossima volta

  2. Uber
    Uber dice:

    x Roberto e Fiatogrosso : in bici siete forti, a scrivere di più. Continuate così.

  3. fabrizio merli
    fabrizio merli dice:

    Sono perfettamente d’accordo con Uber !
    Ed un grazie speciale va a Viviana, donna ed atleta squisita che ho avuto il piacere di conoscere personalmente e grande musa ispiratrice.
    Un abbraccio e a presto.

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