LA FAUSTO COPPI

I NOSTRI STAKONOVISTI DELLE GRANFONDO MARIO PERI E ROBERTO CAMORANI, SOSTITUISCONO LA PARTECIPAZIONE ALLA MARMOTTE DI BOURG D’OISSANCE CON QUELLA ALTRETTANTO FAMOSA DI CUNEO, E CHIUDONO UNA DIFFICILE PRESTAZIONE IN UNA GIORNATA CHE VERRA’ RICORDATA SOPRATTUTTO PER I 35° CENTIGRADI SUL COLLE FAUNIERA.

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Difficile a dirsi se questa sarà la loro ultima partecipazione, ma va assolutamente sottolineato che una giornata così difficile i nostri se la ricorderanno per parecchio tempo.

L’appuntamento è quello delle grandi occasioni, la granfondo una delle più importanti e celebrate del panorama granfondistico italiano ed internazionale, vuoi per il nome che porta, vuoi per l’altimetria complessiva, sia del lungo che del medio, paragonabili a quella di una qualsiasi manifestazione dolomitica.

Sia Roberto che Mario, avevano preso la bella decisione di cimentarsi in questa competizione, per sostituire la mancata partecipazione alla MARMOTTE (Glandon, Teleghaphe, Galibier e Alpe d’Huez per intenderci), ma anche perché Roberto alla sua quarta partecipazione, non aveva mai disputato il percorso lungo e trovandosi in uno stato di particolare grazia, dopo le belle prestazioni alla Gimondi, alla Sportful e alla GF Giro d’Italia, si sentiva pronto per la grande sfida. Mario, invece, era alla sua seconda partecipazione nel lungo.

I due sarebbero stati accompagnati, fuori gara, da Mattia Cerbo, oggi senza alcuna velleità agonistica.

Il percorso giusto per ricordarne la difficoltà, raccontava 176 km con 4000 mt di dislivello, 4 salite, 3 di 8 km ciascuna con pendenze medie dell’8%, inframmezzate niente di meno che dal Colle Fauniera, 22 km di ascesa con una pendenza media del 8,5%.

Partenza alle 7 del mattino e 2500 partecipanti alla partenza nella splendida cornice della piazza centrale di Cuneo. Al via subito bivio tra granfondo e mediofondo, con i nostri che si dirigono verso la prima asperità, dopo 30 km circa di falsopiano a salire. Prima salita quella del Santuario di Valmala, la seconda La Piatta di Soprana o Montemale, così come è conosciuta.

A questo punto dopo aver già percorso un totale di 90 km, allo scollinamento una breve discesa ed un tratto di trasferimento conducono i nostri al Colle Fauniera. E qui comincia il difficile……..

Dopo i primi 3 km in leggera salita, mai più del 3% di pendenza ecco che si comincia a salire sul serio: 19 km, mai sotto il 9 / 10%, con una progressione talmente importante da abbattere la resistenza di chiunque. Lo scollinamento a poco meno di 2500 mt di altitudine e soli 4 km finali con un meteo che lasciasse un po’ di respiro ai nostri amici ed ai partecipanti tutti. 35° di temperatura, con un sole ferragostano, per tutta l’ascesa, un vero martirio. Tanti i granfondisti fermi a recuperare, alcuni sdraiati a terra con crampi lancinanti.

In vetta, un corroborante ristoro e via verso l’ultima difficoltà di giornata: Madonna del Colletto…..una vera pugnalata nei muscoli. Salita a gradoni, con impennate intorno al 10-12%, inframmezzate da brevi tratti in falsopiano. A questo punto, con tanta fatica e sudore nelle gambe, sarebbe stato meglio un’altra salita regolare.

Ma tant’è i nostri scollinano e rapidamente si lanciano lungo la discesa che li trasporterà in un finale tutto in velocità ed a scendere verso il traguardo, con fiumi di birra e pasta per tutti.

Il tempo di gara? Oltre le 9 ore, ma oggi dai nostri, di più non si poteva pretendere.

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