Domenica 2 Dicembre – Festa Cooperatori
In anteprima alla consueta festa di fine anno della ASD Cooperatori.
Vittorio Adorni si racconta alla Cantina Albinea Canali.
Domenica prossima, 2 dicembre, il campione del mondo di ciclismo ’68 incontra l’amico e grande artista Alfonso Borghi in un “talk show” aperto a tutti.
Insieme a loro anche i professionisti di oggi Mirco Maestri ed Eugert Zhupa.
“Un incontro tra numeri uno”. E’ quello che andrà in scena domenica prossima, 2 dicembre, alla Cantina di Albinea Canali a Reggio Emilia.
Protagonisti il campione del mondo di ciclismo 1968 Vittorio Adorni e il grande artista reggiano Alfonso Borghi, uniti dall’eccellenza nei propri ambiti e da una profonda amicizia.
Un “talk show” aperto a tutti, con inizio alle ore 10.30, per ascoltare i racconti di un campione immenso e dell’amico artista, in una contaminazione inconsueta tra sport e arte, impreziosita dal rapporto tra i due.
Aneddoti e tante curiosità che faranno da filo rosso nel ripercorrere la carriera di un campione del ciclismo di ieri che ha messo in bacheca, oltre al Mondiale ’68, anche un Giro d’Italia e più di 60 corse professionistiche. Terminata la carriera agonistica, Adorni ha avuto esperienze in tv, poi come direttore sportivo e nel ruolo di presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale.
Il tutto “mescolato” al racconto dell’arte pittorica (e non solo) dell’amico e artista di fama internazionale Alfonso Borghi, le cui opere sono attualmente esposte in collezioni pubbliche e private e in musei italiani e europei.
All’appuntamento di domenica saranno presenti anche, tra i tanti ospiti attesi, due corridori professionisti di oggi, Mirco Maestri ed Eugert Zhupa.
Maestri, classe ’91, è nato a Guastalla e corre per il team reggiano della Bardiani – CSF; Zhupa, classe ’90, è albanese di nascita ma scandianese di adozione e ha corso questa stagione per la Wilier Triestina Selle Italia.
Curiosità legata a Zhupa il fatto che nel 2018 è stato lo “stakanovista” del gruppo con 97 giorni di corsa ed una distanza totale percorsa di quasi 14.000 chilometri.
Condurrà il “talk show” Luca Simonelli.
A seguire andrà in scena la consueta festa di fine stagione della ASD Cooperatori, con la premiazione di tecnici, dirigenti ed atleti della storica realtà ciclistica reggiana.
Vittorio Adorni
E’ nato a San Lazzaro Parmense il 14 novembre 1937.
Esordì fra i professionisti nel 1961. Adorni corse negli anni in cui esplose la rivalità Gimondi-Merckx (quest’ultimo in seguito suo compagno di squadra alla Faema), ma nonostante ciò nel corso della sua carriera, durata dieci anni, raccolse numerosi successi.
Nel suo palmarès figura tra gli altri il Giro d’Italia 1965 quando batté di 11’26” Italo Zilioli e di 12’57” proprio Gimondi.
Tre anni più tardi, nel 1968 arrivò la sua vittoria più prestigiosa, il Campionato mondiale di Imola, dove trionfò con un attacco a novanta chilometri dal traguardo, che lo portò al successo con un vantaggio di 9’50” su Van Springel.
Ottenne molti altri piazzamenti di prestigio nelle corse in linea, dove ha concluso fra i primi dieci almeno un’edizione di tutte le classiche monumento, salendo sul podio una volta alla Milano-Sanremo e tre volte alla Liegi -Bastogne-Liegi).
In totale in carriera ha vinto 60 corse professionistiche, e vestì complessivamente per 19 giorni la maglia rosa di leader del Giro.
Già durante la carriera agonistica, incominciò ad avere contatti col mondo della televisione; durante il vittorioso Giro del 1965, Sergio Zavoli lo volle come opinionista fisso al “Processo alla tappa”, mentre nell’anno del successo mondiale diventò conduttore, assieme a Liana Orfei, del telequiz “Ciao mamma” sulla Rete Due.
Per via della sua competenza e capacità di linguaggio nell’analisi delle corse, viene considerato un precursore dei successivi commentatori tecnici.
Lasciata l’attività agonistica, proseguì per un certo periodo la professione di commentatore televisivo. Per due anni fu poi direttore sportivo alla Salvarani, mentre nel 1973 ebbe lo stesso incarico alla Bianchi-Campagnolo. Ha in seguito ricoperto la carica di presidente del Consiglio del ciclismo professionistico all’interno dell’UCI.
Alfonso Borghi
E’ nato nel 1944 a Campegine (Reggio Emilia).
Alfonso Borghi si avvicina alla pittura a soli 18 anni, quando ha la possibilità di esporre le sue opere per la prima volta.
Parte per un breve viaggio a Parigi. Da questo soggiorno consegue una ricerca appassionata, che virerà verso l’Espressionismo dopo il suo ritorno in Italia, grazie anche al fortunato incontro con George Pielmann, allievo di Kokoschka.
Le sue opere, viaggiano nelle principali città europee e statunitensi. Sono gli anni ’70: Barcellona, Berlino, Madrid, Vienna, Parigi, NewYork, Los Angeles.
A partire dagli anni ’80 un susseguirsi di mostre e di eventi importanti costellano l’attività del maestro. Non solo pittura però. Si dedica anche all’arte plastica, dando un senso tridimensionale a quelle opere che già vivono su tela.
Lavora il vetro, la ceramica, ma si dedica anche alla scultura.
Nel 2005 il Palazzo di Giustizia di Milano gli commissiona tre opere che vanno ad affiancare una quadreria prestigiosa, insieme a De Chirico, Carrà, Sironi.
Nel 2010 è presente a Milano alla Galleria San Carlo, con la mostra La caduta degli angeli ribelli.
Nel 2011 la sua terra natia, a cui il maestro è legato sentimentalmente e artisticamente, gli dedica una serie di mostre: Correggio,Guastalla, Parma, Reggio Emilia non prima però di aver presentato a San Francisco la mostra Recent Works.
Nel 2012 ancora due appuntamenti importanti: a Torino con la mostra Quadri_cromia di bianco e materia e a Beirut in Libano presso la Galleria Les plumes.
A maggio del 2013 Palazzo Carandini di Modena ha ospitato la mostra intitolata Suite Modena.
L’estate 2013 si è invece aperta con una grande esposizione a Pechino nello spazio 751 D Park Events. A settembre nel prestigioso Chiostro del Bramante a Roma la mostra L’avvento della materia.
Nel 2014 tre appuntamenti importanti: a giugno al Museoteatro della Commenda di Prè a Genova, con la mostra Alchimie della realtà, stessa mostra in agosto Palazzo Medici Riccardi a Firenze, novembre al Centro Espositivo Rocca Paolina, di Perugia con Sonorità materiche.
2015 primo appuntamento a Milano al Palazzo Giuriconsulti, poi in ottobre sempre a Milano alla Galleria San Carlo, con una personale La pittura sublime alimento dell’anima.
2016 Casa del Mantegna Mantova, personale L’Olimpo della materia. aprile Museo Lamborghini a Sant’Agata Bolognese, celebra i 50 anni della Miura con la mostra Velocità e colore.
Borghi ha saputo coniugare sapientemente l’importanza per la terra d’origine con le esperienze internazionali. Oggi le sue opere trovano spazio in collezioni pubbliche e private e in musei italiani e europei.
Nelle foto: Adorni in trionfo al Mondiale ’68 e in maglia Salvarani; Eugert Zhupa; Mirco Maestri
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