Granfondo Pinarello, Fornaciari trionfa negli M6
Percorsi ridisegnati per questa 23^ edizione con il Lungo (187 km x 2800mt/disl) che presenta la “Presa X dei Mondiali” a Santa Maria della Vittoria sul Montello, il Passo San Boldo scalato quest’anno anche dal Giro, Il Nevegal cima Coppi di giornata, il famoso Muro di Cà del Poggio con il suo chilometro e duecento metri al 12% e la Strada del Castello di Collalto a San DanieleTombola poi il Medio piu’ abbordabile (115 km x 1300 mt/disl) con la salita di Arfanta a tagliar via il San Boldo ed il Nevegal, il tutto condito da una giornata da bollino rosso nonostante la partenza fosse alle 07.15. Tra i 1.466 classificati sul Medio e gli 860 sul Lungo anche 17 “furie rosse” Cooperatori, 10^ Società classificata, il migliore sul Medio è Fiorentino 104° classificato, segue poi la coppia Iafulli 236° e Giaroli 237° (9° cat M7), Sangiorgi 268°, 855° e 856° Camorani eTonelli, 1.032° Addonizio e lo sfortunatissomo Cuccolini 1.466° fermato da un taglio del tubolare quando era in buonissima posizione e costretto ad aspettare l’assistenza meccanica; sul Lungo splendia la prova di Magnani 28° e 6° di M3 e Fausto Fornaciari 33° e 1° degli M6 entrambi a pochissimi minuti dai vincitori dell’assoluta, poi 98° Salsi (9° M6), 317° Ferrigno, 453° Castagnetti, 549° Maragioglio, 655° Cucco e 721° Giovanni Fornaciari, giornata nera per Bartoli anche lui vittima di problema meccanico quando si giocava i vertici della classifica che lo vede nonostante la battuta d’arresto ancora in testa negli M7. La giornata torrida ha reso oltremodo duri entrambi i percorsi ma soprattutto sul Lungo l’organizzazione ha peccato e non poco visto la penuria di punti di rifornimento idrici, il primo posizionato dal C.O. pochi chilometri dopo il via era perfettamente inutile e si poteva tranquillamente approntare sul Nevegal a cui se ne poteva aggiungere tranquillamente un’altro, certi nei da una granfondo come la Pinarello non ce li saremmo aspettati, l’happy hour del sabato precedente con prosecco e birra e la fetta d’anguria rigenerante all’arrivo sono così passati in secondo piano, in giornate in cui le temperature superano i 38° certe pecche organizzative rimangono nella mente e nelle gambe dei partecipanti. Per un prossimo futuro e non parlo solo della Pinarello visto come è andata quest’anno ( GF De Rosa Firenze sotto l’acqua a 5° – 10° Colli idem – Why Sport a Valdagno di nuovo sotto l’acqua e basse temperature con 200 partenti – la Centenario di Montebelluna a percorsi unificati in una splendida giornata di sole per problemi di foglie in salita ? ) cari organizzatori sicuramente qualcosa è da rivedere.
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